Svelato il segreto della renna Rudolph.
Per una volta almeno auspichiamoci che il Natale non sia fatto solamente di funesti botti, cuccioli donati anche a rate ad allegri manigoldi pronti a sbarazzarsene alla prima iattura, e sibaritici conviti di bestie scannate alla mensa della cristiana epifania del buono Natale. Capiterà, cielo non voglia, anche quest’anno; tra tartarughine equoree, uccelli dai colori chiassosi, pesciolini e criceti da competizione. Ma lasciamo che a parlarne siano altri: non perché il silenzio a noi sembri un’arma da brandire, reclinando il capo supinamente al vecchio che per abitudine incede arrogante, ma perché ricordare l’esistenza delle alternative continua ad essere lo strumento più efficace per promuovere il cambiamento.
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